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Riconciliazione e Coronavirus

Vista Magazine 36
1. Riconciliazione e Coronavirus
2. Riconciliati con circostanze in mutamento: missionari e COVID-19 in Europa

Da Vista Magazine (Edizione 36)

Forse è tempo per la riconciliazione

L’articolo di Kathryn Jean Lopez nel periodico Catholic News “Our Sunday Visitor” (il nostro visitatore della domenica) sulla riconciliazione in tempi di coronavirus mi ha profondamente ispirato. “Forse è tempo per la riconciliazione” dice Lopez ai suoi lettori cattolici. Rinchiusi nei nostri appartamenti, ognuno di noi ha tanto tempo per pensare a Dio e al mondo. La vita è intensa ed è diventato così facile scordarci del nostro creatore. Forse dovremmo considerare spendere un po’ di tempo con Lui e con la sua parola, confessare i nostri peccati e prepararci per la prossima fase di vita dopo il coronavirus. Tutti gli specialisti anticipano che i tempi dopo la pandemia potrebbero essere ben più difficili di quello che stiamo sperimentando ora. È ovviamente intelligente sbarazzarci da tutte le zavorre del peccato del passato. Le persone riconciliate sono libere per ricominciare con piena potenza.

La riconciliazione con Dio porta automaticamente al restauro della nostra propria identità. L’apostolo Paolo scrive che “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove.” (2 Cor. 5:17). La riconciliazione con Dio risulta alla riconciliazione con se. Abbiamo tanto tempo per pensare e pregare per quanto riguarda la nostra identità. Tante persone occidentali vivono con un complesso d’inferiorità crescente. Hanno disperatamente bisogno di riconciliazione con il loro passato, i loro modi d’inculturazione e la loro posizione nella società. Solo le persone con una sana autostima sono capaci di rimanere “sopra le acque” in tempi di crisi. prendete tempo con voi, trovate il vostro volto nella presenza del Signore.

Oramai, con tutto questo tempo in eccedenza nelle vostre mani, potreste forse pensare alle persone con chi siete ancora in conflitto. Le relazioni spezzate assorbano la vostra energia, occupano il vostro calendario e sono i più grandi ostacoli ad una vita significativa. Siete forse separati da tempo, ma le memorie non vanno via così velocemente. La guarigione delle memorie è urgentemente necessaria se volete evitare di diventare amari. Ormai, in tempi di COVID 19, avete tempo per prendere il telefono e chiamare quel vecchio amico o compagno e cercare una conversazione a cuore aperto con l’obiettivo della riconciliazione. Le persone riconciliate sono libere di costruire nuove relazioni e di restaurare quelle antiche.

Potreste pure guardare dalla finestra e prendere il tempo per impegnarvi di nuovo a curarvi del buon creato di Dio. Per chi ha un giardino, c’è tempo ormai per far crescere fiori e alberi. Potreste pure costruire una casetta per uccelli. Sono stati molto impegnati ogni mattina a cantare per voi. Avete già speso un po’ di tempo per occuparvi del loro benessere oppure per ammirarli un momento? Dio vi ha dato un mandato culturale. Dovreste prendere cura della natura intorno a voi (Gen. 1:26-28). Lo fate? Se non lo fate, non ci sarà forse qui una necessità urgente di riconciliarvi con la natura? 

Forse il corona ci offre il tempo per riconciliarci!

Come funziona la riconciliazione?

La parola del Nuovo Testamento per riconciliazione, ‘catalasso’, descrive un processo nel quale siete coinvolti in una conversazione per la quale congiuntamente: (a) lo stato nel quale siete e ciò che ha causato la situazione; (b) menzionate gli abusi, l’ingiustizia, le vittime e gli autori; (c) confessate il peccato, chiedete perdono e perdonate nel nome di Gesù; (d) costruite una nuova relazione per un futuro migliore.

In primo luogo, la riconciliazione cerca la verità, perché è solo laddove sappiamo ciò che è successo davvero che possiamo diventare liberi. Gesù disse: “conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8:32). Qui il problema è legato con la nostra memoria. Ci ricordiamo della nostra interpretazione della verità. E la nostra interpretazione è colorata dalla nostra cultura, dalla nostra esperienza e spesso dai nostri pregiudizi. Possiamo pensare che sappiamo perché Dio sembra così lontano da noi, e perché sperimentiamo così spesso degli attacchi d’inferiorità, e perché i nostri prossimi creano dei conflitti costanti. In realtà, agiamo con le nostre prospettive limitate di tutto questo e una parte della nostra esperienza può anche trasformarsi in menzogna. Di conseguenza, il recupero della verità avrà certamente bisogno dei servizi di un consigliere, di un mediatore neutro: forse un pastore nella vostra chiesa locale, uno psicologo cristiano qualificato, o semplicemente un buon amico cristiano. Se fate degli andirivieni sui vostri problemi esercitando il catalasso, allora potrete presto scoprire la verità, allargare la vostra prospettiva e capire ciò che è davvero successo tra voi e Dio, tra voi e la vostra famiglia e i vostri prossimi.

In secondo luogo, conoscere la vera storia ci permetterà di citare le forze degli abusi, della distruzione e del conflitto. Non cercare di coprirli, ma aprite invece i vostri cuori alla verità. Ciò permetterà che una vera confessione e un perdono autentico possa capitare. Il peccato, sia contro Dio sia contro gli umani, ha nomi. Esprimeteli e preparatevi a confessarli a Dio, a voi stessi ai vostri prossimi e anche al creato.

In terzo luogo, confessate il vostro peccato e siate preparati a perdonare chi ha peccato contro di voi, che possa essere voi stessi o altri umani, e riceverete il perdono della grazia di Dio. Contemporaneamente, perdonate se altri vi hanno abusato nello stesso modo che siete stati perdonati da Dio.

E finalmente agite per la giustizia. Andate e pagate la vostra parte, accettate la punizione se è quel che il vostro cattivo comportamento ha prodotto. Il perdono non toglie la questione di giustizia dalla tavola. Difatti, il perdono è un processo trasformazionale che permette al perdonato di portare il peso della punizione, di restaurare la giustizia e di costruire delle relazioni giuste. 

Per tutto questo, abbiamo bisogno di tempo. La riconciliazione non avrà luogo dal giorno all’altro. E qui risiede la buona notizia: la situazione difficile con il virus apre ampiamente tempo per noi.

Il coronavirus e la mediazione di comunità

Ma i tempi difficili non sono unicamente un invito alla riconciliazione personale. Aprono le porte per la riconciliazione della comunità. Il coronavirus non fa una scelta selettiva delle sue vittime. Ogni umano nel mondo intero è in pericolo. Sarà solo quando noi, umani, ci uniremo che vinceremo la guerra contro il virus. E questo forza anche i nemici a prendersi per mano nel frattempo. Attraverso tutte le affiliazioni religiose, le persone di buona volontà dovranno iniziare a sostenersi a vicenda, a condividere le maschere, il cibo e l’acqua.

E di nuovo, i cristiani dovranno essere in prima linea di tali azioni di sostegno alla comunità. In una città d’Asia centrale, ad esempio, i cristiani distribuivano maschere ai musulmani della comunità. Le relazioni sono sempre state difficile tra le due comunità religiose. Ma ormai, mentre osservavano i cristiani servire i musulmani, i loro responsabili sono venuti e hanno chiesto perdono per tutti i problemi che hanno creato ai cristiani.

Il tempo di crisi è anche inevitabilmente un tempo di opportunità per la riconciliazione, per la mediazione e per una nuova partenza. La giornalista americana Kathryn Lopez ha ragione, forse la pandemia del coronavirus ci chiama ad un livello più profondo di riconciliazione. Mettiamo da parte il tempo necessario e troviamo nuovi modi per riconciliarci con Dio, con noi stessi, con i nostri prossimi e anche con il creato. Questa è un’opportunità magnifica per noi, cristiani, di prendere l’iniziativa di portare verso un mondo rinnovato e guarito.

Johannes Reimer è professore di studi di missione e di teologia interculturale all’università di arte applicata di Ewersbach, in Germania, e direttore dell’azione pubblica per l’alleanza evangelica mondiale (AEM).

Riferimenti

1. John W. De Gruchy: Reconciliation: Restoring Justice (Minneapolis: Fortress Press, 2002), 51.

2. David W. Augsburger: Helping People Forgive. (Louisville, K Y: Westminster John Knox 1996)

3. https://www.osvnews.com/2020/03/10/maybe-its- time-for-reconciliation/ (14.04.2020).

Questo articolo fu pubblicato per la prima volta dall’AEM: https://worldea.org/es/news/reconciliation-and- coronavirus/

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Foto: Albert Hyseni su Unsplash

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