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Un Viaggio europeo #72 – Santiago di Compostela (Spagna)

Spagna
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Il camino de Santiago è probabilmente uno dei pellegrinaggi più popolari per i credenti cattolici romani. Ogni anno, centinaia di migliaia di persone camminano lungo il camino per raggiungere Santiago di Compostela. Ma la capitale della Galizia ha qualcosa da dirci sulle prime fasi del cristianesimo in Spagna?

Per rispondere a questa domanda, visiteremo la cattedrale di Santiago di Compostela per la seconda tappa di una miniserie focalizzandosi sulla Spagna. È una cattedrale che fu costruita nel dodicesimo secolo. Con il tempo, varie trasformazioni hanno fatto della sua struttura un misto architettonico unico di romanesco, gotico e barocco. L’ultima parte eretta fu l’entrata principale della chiesa, chiamata Fachada do Obradoiro (facciata dell’orafo) in galiziano. Fu costruita nello stile barocco nel settecento. Tutto l’anno, tanti pellegrini attraversano le sue porte per effettuare gli ultimi passi del loro pellegrinaggio.

Quindi, come Santiago di Compostela diventò uno dei siti di pellegrinaggio più famosi al mondo? E cosa possiamo imparare sulle origini del cristianesimo in Spagna? Sono delle domande che hanno generato tanta controversia fra gli eruditi nel corso dei secoli fino ad oggi. Ma prima di tutto, parliamo dei resoconti che hanno fatto di Santiago di Compostela un luogo di pellegrinaggio.

Fino al cinquecento, si credeva ampiamente che l’apostolo Giacomo, figlio di Zebedeo, aveva evangelizzato la penisola iberica. Anche se i resoconti possono a volte essere diversi, Giacomo avrebbe effettivamente predicato nella città di Saragozza prima di spostarsi verso ovest fino alla Galizia. Alla fine del suo ministero in Spagna, Giacomo avrebbe lasciato nove discepoli per poi tornare in Israele. Lì, sarebbe stato arrestato e decapitato sotto Erode a Gerusalemme. Dopo la sua morte, i resoconti affermano che il suo corpo fu portato a Compostela e seppellito sul sito dell’odierna cattedrale.

Con il tempo, il luogo esatto della sua sepoltura fu dimenticato. Poi, nell’ottavo secolo, un eremita scopri in modo sovrannaturale ciò che credeva essere il corpo dell’apostolo nella città di Compostela. La notizia si diffuse velocemente e il re Alfonso II d’Asturia fu il primo pellegrino a visitare la tomba. Nel corso dei secoli successivi, il sito di sepoltura di Giacomo diventò la destinazione di pellegrinaggio più popolare d’Europa medievale, fino alla Riforma del cinquecento. 

Le opinioni su questi resoconti non divergono soltanto tra eruditi cattolici romani e protestanti, ma persino fra gli eruditi cattolici romani stessi.

Lo storico cattolico romano Johann Baptist Alzog fu una delle persone più influenti a credere che Giacomo aveva visitato la Spagna. Nella sua opera Historia Eclesiástica de España, lo storico dell’ottocento affermava che vari eruditi antichi confermavano questi resoconti. Fra di loro c’erano Isidoro, il vescovo di Siviglia del settimo secolo, e Didimo il cieco, maestro di San Girolamo, nel quarto secolo. Alzog credeva che il scetticismo sul ministero di Giacomo in Spagna fu creato dall’arcivescovo di Toledo del cinquecento, García Loaysa y Girón. Rivendicava che questo fu fatto solo per diminuire l’influenza dell’arcidiocesi di Santiago a favore di quella di Toledo. La questione fondamentale, secondo Alzog, era di sapere quale arcidiocesi avrebbe la supremazia sulla chiesa cattolica romana di Spagna.

Esistono varie obiezioni contro i resoconti di Giacomo avendo evangelizzato la Spagna. Consentitemi di menzionarne due. In primo luogo, secondo la tradizione della chiesa primitiva, Giacomo era rimasto a Gerusalemme fino al suo martirio nell’anno 44. Poi, nella suo epistola ai romani, Paolo afferma di non voler edificare sul fondamento altrui, e qualche versetto dopo, che voleva visitare la Spagna (Romani 15:20,23-24). Ciò sembra implicare che nessun apostolo avrebbe visitato la Spagna prima di Paolo.

Quindi, perché dovremmo parlare di Giacomo in questa tappa se non è certo che predicò in Spagna?

Anche se i resoconti sono contestati, la credenza che Giacomo era seppellito a Santiago di Compostela ha trasformato la città in uno dei centri principali del cristianesimo spagnolo all’epoca medievale. Siccome il vangelo insegnava a prendere cura dei poveri, la forte presenza cristiana a Santiago ha portato vari cambiamenti positivi alla città per trasformarla in un luogo prospero.

In primo luogo, l’Hostal dos Reis Católicos (l’albergo dei re cattolici) fu fondato presso la cattedrale nel 1486. Questo albergo, finanziato dal re Ferdinando e dalla regina Isabella di Spagna dopo il loro pellegrinaggio a Santiago, diventò un luogo dove ricchi e poveri potevano alloggiare. L’albergo si trasformò poi in un ospedale che prendeva cura dei malati della città. Più tardi, una delle prime scuole di medicina di Spagna fu creata qui, la quale provvedeva dei medici per i malati anche fuori della città.

In secondo luogo, il monastero benedettino della città fondò un collegio nel 1495. L’obiettivo dei monaci era di provvedere un’educazione ai poveri. Ben presto, la scuola attrasse numerosi studenti. Qualche decennio dopo, evolse in un’università che diventò uno dei centri spagnoli d’apprendimento più importanti del rinascimento.

Non sapremo forse mai se i resoconti di Giacomo in Spagna sono veri o meno. Ma una cosa rimane indiscussa: la verità del vangelo ha dato notevoli frutti a Santiago di Compostela. 

Alla settimana prossima altrove in Europa.

Cédric Placentino

Responsabile Centro Schuman per l’Europa italiana e francese

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Foto: Wikipédia – utente: Luis Miguel Bugallo Sánchez – Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/legalcode

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