Lo sfondo della situazione spirituale in Europa odierna
Dal Baldacchino di preghiera 86
In connessione con l’integrazione dei migranti nella nostra cultura occidentale, Angela Merkel sostenne nell’ottobre 2000 che, oltre alla lingua e alla conoscenza della costituzione nazionale, era necessario conoscere ciò che ha plasmato la nostra cultura europea: (1) l’antichità, (2) il cristianesimo, (3) l’umanesimo e (4) l’illuminismo.
Queste 4 correnti di pensiero hanno plasmato la cultura dell’Europa fino ad oggi. Ognuna di queste correnti rappresenta un concetto fondamentale della vita e della società:
- Il mondo antico rappresenta l’uomo come essere indipendente, da individuo;
- Il cristianesimo rappresenta profondamente la comunione (restaurata) con Dio e fra gli uomini;
- L’umanesimo ha come valore più alto l’homo, l’uomo autonomo, nonostante l’esistenza di un essere più elevato;
- L’illuminismo mette la ragione, il razionale, in cima, cioè al posto di Dio.
Se guardiamo spiritualmente all’Europa, ad esempio rispetto alla Cina, l’Arabia o l’Africa, scopriamo che siamo più o meno tutti plasmati dal diritto fondamentale di essere noi stessi; siamo plasmati dal cristianesimo, sia da cristiani nella nostra fede personale sia da persone secolari nei nostri ‘valori’; siamo plasmati dall’umanesimo nella nostra educazione e nel nostro coinvolgimento per i diritti umani; e siamo plasmati dal fatto che, in un modo o un altro, tutto può essere spiegato razionalmente.
Questo è lo sfondo della situazione spirituale dell’Europa, con le 4 correnti influenti e in lotta l’una contro l’altra.
L’antichità, l’umanesimo e l’illuminismo (il razionale) si abbinano facilmente in ciò che viene chiamato oggi ‘il secolarismo’, cioè una visione cosciente del mondo senza Dio. Non è quindi sorprendente che il cristianesimo sia una tale minoranza oggigiorno. Ma la differenza è fondamentale. Il cristianesimo non può essere ridotto a ‘valori’ per poter collegarsi con gli altri. L’essenza del punto di vista cristiano era, è e sarà che c’è un Dio al di sopra dell’uomo, un Dio che fissa l’inizio e la fine del mondo e che ha camminato fra noi, in Gesù di Nazareth, da membro di un popolo scelto d’Israele, per riportarci a Dio che ci ama: un messaggio portato dall’esercito dei suoi discepoli fino ad oggi.
Affermare questo è una provocazione verso l’Europa secolarizzata. Ma c’è un coraggio percettibile crescente fra i cristiani che prendono il loro posto nella società, al lavoro e nel loro vicinato, in politica, nei media, nelle arti e nell’educazione. E Dio apre i cuori, se necessario, anche attraverso una pandemia.
Preghiera:
- Che i cristiani vivano, amino e insegnino sempre più secondo Gesù;
- Che milioni di europei riconoscano ed accettino l’amore di Dio.
Ortwin Schweitzer
Unione europea di preghiera
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