Un Viaggio europeo #62 – Kimbolton (Inghilterra)
La Riforma tedesca iniziò con un dibattito teologico scattato da un monaco agostiniano, Martin Lutero. Ma la Riforma inglese iniziò con un evento assai diverso: un divorzio.
Dopo aver scoperto la Stella del Mattino della Riforma nel nostro ultimo episodio, esploreremo ormai certi luoghi legati alla Riforma in Inghilterra.
Oggi, visiteremo un paesino chiamato Kimbolton. È localizzato a 100 km al nord di Londra, a metà strada tra Northampton e Cambridge. Kimbolton è un paesino di poco più di mille abitanti. Vicino al paesino, troviamo il Grefham waters, uno dei più grandi bacini artificiali d’Inghilterra e una delle più grandi riserve naturali della regione.
Ma nel paesino, l’attrazione principale è il Castello di Kimbolton. Questo castello, che ospita una scuola dal 1950, fu costruito nel dodicesimo secolo da Geoffrey Fitz Peter, il primo Conte di Essex, e che fu membro importante del governo d’Inghilterra nei regni di Riccardo Cuor di Leone e di Giovanni Senzaterra. Nel 1534, una personalità importante della storia medievale inglese venne ad abitare qui: Caterina d’Aragona. Venne a stabilirsi qui dopo esser stata ripudiata dal marito, il Re d’Inghilterra Enrico VIII.
Stranamente, la storia del suo ripudio scattò la Riforma inglese. Esploriamo quindi chi era questa dama.
Caterina d’Aragona nacque nella cittadina spagnola di Alcalá de Henares, dove tra l’altro nacque ugualmente il famoso scrittore spagnolo Miguel Cervantes. All’età di sedici anni, Caterina andò nelle Isole britanniche dove sposò Arturo Tudor, il Principe di Galles e erede del trono d’Inghilterra. Poco dopo il loro matrimonio, la coppia si ammalò, e anche se Caterina recuperò, Arturo morì.
Sette anni dopo la morte di Arturo, suo fratello Enrico volle sposarla. Ma c’era un problema: la legge canonica della Chiesa cattolica romana vietava un tale matrimonio. La ragione era che Roma capiva Levitico 18:16 ‘Non scoprirai la nudità della moglie di tuo fratello: è la nudità di tuo fratello’, come un divieto da applicare anche quando il fratello era morto. Ma siccome Caterina fu capace di dimostrare che il suo matrimonio non fu mai consumato, Roma approvò il matrimonio.
Quindi, l’11 giugno 1509, Enrico e Caterina celebrarono il loro matrimonio a Greenwich. E dodici giorni dopo, Enrico fu intronizzato all’Abbazia di Westminster e diventò Enrico VIII. Il loro matrimonio sembrava tuttavia non essere soddisfacente, principalmente perché Caterino perse sei gravidanze su sette.
L’unica bambina che sopravvisse fu una figlia chiamata Maria, ma era una delusione per il padre, perché credeva che aveva bisogno di un bambino per prendere il suo posto sul trono dopo di lui. Quindi, quando Caterina diventò troppo anziana per avere dei bambini, Enrico decise di sposare un’altra donna che aveva iniziato a corteggiare, Anne Boleyn. Enrico chiese quindi al Papa di annullare il suo matrimonio con Caterina invocando che quest’ultima aveva, in realtà, consumato il suo matrimonio con suo fratello.
Questa richiesta di divorzio era un problema serio per il Papa. All’epoca, la Chiesa cattolica romana controllava la maggioranza dell’Europa occidentale attraverso l’Imperatore de Sacro Romano Impero Carlo Quinto, comprese le Isole britanniche attraverso Enrico VIII. Ma Caterina d’Aragona, che respingeva le accuse di suo marito sul suo primo matrimonio, era anche la zia di Carlo Quinto. Il Papa sapeva che qualsiasi decisione che poteva prendere, o il Re, o l’Imperatore si sarebbe arrabbiato. E per complicare ulteriormente la situazione, diversi territori del Sacro Romano Impero abbandonarono la Chiesa cattolica romana per adottare la Riforma. Quindi la situazione sembrava chiara: o il Papa accettava il divorzio, arrabbiando Carlo Quinto e rischiando di perdere il Sacro Romano Impero alla Riforma, oppure il Papa rifiutava il divorzio e correva il rischio di perdere le Isole britanniche.
Il Papa scelse di posticipare la risposta il più a lungo possibile. Ma dopo sei anni, Enrico VIII perse pazienza. Nel 1533, divorziò da Caterina, contro la volontà di quest’ultima, e sposò Anne Boleyn. Ironicamente, appena qualche giorno dopo il loro matrimonio, una lettera ufficiale arrivò da Roma, dichiarando che il divorzio era illegale. Come atteso, Enrico non era felice con questa decisione. Quasi subito, il Re adottò una legge per prendere possesso di tutte le proprietà cattoliche romane del paese. Un’anno dopo, il dirigente ufficiale della Chiesa d’Inghilterra non era più il Papa ma il Re, con il Riformatore Thomas Cranmer da Arcivescovo di Canterbury.
Ma torniamo a Caterina di Aragona. Dopo il suo divorzio, Caterina fu mandata qui a Kimbolton dove presto si ammalò e morì nell’anno 1536. La sua morte sembrava essere un sollievo per Enrico VIII ma la storia non finisce qui. La loro figlia Maria ricevette un’educazione cattolica romana. E dopo la morte del suo fratellastro Edoardo VI che era succeduto sul trono di suo padre, lei diventò regina Maria I d’Inghilterra, meglio conosciuta come Maria la Sanguinaria a causa dei suoi feroci tentativi di restaurare il Cattolicesimo romano in Inghilterra. Ma lasceremo questa storia per un episodio futuro.
La prossima volta, continueremo a esplorare come la Riforma fu implementata in Inghilterra.
Alla settimana prossima altrove in Europa.
Cédric Placentino
Responsabile Centro Schuman per l’Europa italiana e francese
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Foto: Wikipedia – Utente: Graham Taylor – licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/legalcode
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