Un attore mondiale di primo piano
L’Europa nel suo insieme conta ancora nel mondo. Ai quattro angoli del globo, questo nome ricorda la cultura, la scienza, l’educazione, la prosperità, la pace, la democrazia, i diritti umani, un luogo sicuro per i profughi e per i richiedenti d’asilo, un modello di società da seguire da altri. In tanti domini, l’Europa si classifica prima o ha la più ampia diffusione.
Considerate i dieci punti seguenti:
Prima regione economica al mondo
L’Europa contiene quattro fra le dieci economie più forti: la Germania, la Francia, la Gran Bretagna e l’Italia. L’Unione europea è prima al livello del volume di scambi commerciali e di investimenti di capitali. L’Unione europea, nel suo insieme, costituisce la seconda più grande concentrazione di attività economica al mondo, con un prodotto interno lordo (PIL) del 19,5 trilioni di dollari, subito dopo gli Stati Uniti con 20,2 trilioni di dollari. Se aggiungiamo gli stati non membri dell’Unione Europea, cosiccome la Russia, l’Europa è prima con un PIL combinato di oltre 22 trilioni di dollari. In paragone, la Cina ha un PIL di quasi 14 trilioni di dollari. È difficile stimare per quanto tempo l’Europa manterrà questa classifica, ma in questo momento se la cava ancora molto bene.
Influenza politica mondiale
Due dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sono europei occidentali: la Gran Bretagna e la Francia. Gli europei giocano un ruolo decisivo nelle negoziazioni internazionali, come nell’Organizzazione mondiale del commercio e nelle Nazioni Unite. In questi contesti, enfatizzano in particolare temi quali la protezione dell’ambiente, lo sviluppo di fonti d’energie rinnovabili, il principio di precauzione per quanto riguarda gli alimentari e la medicina, gli aspetti etici della biotecnologia, e la protezione delle specie animali in pericolo. L’Unione europea fu la prima a decidere un livello obiettivo per ridurre sostanzialmente le emissioni di CO2, e a misurare regolarmente la riduzione compiuta.
Il modello social europeo
Fra tutti i paesi industrializzati al mondo, l’Unione europea ha il livello più alto di spese per il benessere e la sicurezza sociale, e dimostra la percentuale più bassa di abitanti vivendo sotto la soglia di povertà. Ci sono meno disuguaglianze tra ricchi e poveri rispetto a qualsiasi altra parte del mondo. Quel che viene chiamato il modello sociale europeo è considerato come un esempio da seguire nel mondo moderno.
L’Europa culturale si diffonde e emana a livello mondiale
L’Europa culturale si diffonde ben oltre l’Europa geografica, e non solo nei territori d’oltremare e nelle ex colonie degli stati europei. La musica, le arti, gli alimentari e la letteratura europei si diffondono nel mondo intero. Negli sport, i paesi europei giocano un ruolo maggiore e dominano in certi tipi di sport.
Le lingue europee sono lingue mondiali
Le lingue europee dominano il mondo. L’inglese è la prima lingua nell’economia, la scienza e la comunicazione. Lo spagnolo, il francese, il portoghese e il russo sono altre lingue mondiali.
L’influenza dell’educazione, della scienza e della tecnologia europea
Le università e le istituzioni di ricerca europee si classificano fra le migliori al mondo. L’Europa è la prima destinazione degli studenti stranieri desiderando un’educazione di alto livello nel loro dominio. Insieme, i paesi europei attirano il doppio di studenti stranieri rispetto agli Stati Uniti.
Una destinazione maggiore per gli immigranti ed i profughi
L’Europa è invidiata per la sua prosperità, la sua infrastruttura, la sua organizzazione della società, il suo Stato di diritto e il suo sistema di sicurezza sociale. Attira milioni di persone dai paesi emergenti che sognano condizioni di vita migliori ed un futuro più luminoso.
Il più grande fornitore d’aiuto umanitario
L’Europa è la donatrice principale di cooperazione allo sviluppo al mondo. L’Unione europea ed i suoi stati membri donano oltre 60 miliardi di euro, rappresentando grosso modo il 0,45% dei loro prodotti nazionali lordi combinati, per progetti di sviluppo nell’emisfero sud. Questo rappresenta circa il cinquantacinque percento di tutta la cooperazione pubblica allo sviluppo al mondo (cioè la cooperazione fornita dai governi), ben oltre la contribuzione degli Stati Uniti, e certamente oltre il Giappone o altri paesi emergenti. Inoltre, innumerevoli progetti di soccorso e di cooperazione allo sviluppo sono organizzati da organizzazioni non governative (ONG), da chiese e da agenzie cristiane. Dovunque la gente è colpita dalla carestia, dal conflitto militare, dai disastri naturali o da ogni altra calamità, gli europei sono di solito i primi sui luoghi con squadre medicali, con distribuzione di cibo e con ripari per i profughi.
Prima destinazione turistica
L’Europa è la destinazione turistica numero uno al mondo, soprattutto grazie alla sua ricca eredità cristiana e culturale quali le cattedrali, i monasteri, i musei pieni d’arte biblicamente ispirata e concerti di musica sacra. Sulla lista di turisti per paese, la Francia si classifica prima con 75 milioni di visitatori all’anno.
Ogni anno, il numero di turisti continua ad aumentare: nel 2018, aumentò del 6% per raggiungere un totale di 1,4 miliardo di persone. Oltre la metà, 713 milioni di persone, ha visitato un paese europeo. Il più forte aumento fu notato in Europa meridionale (+7%)
Un ruolo primordiale nel cristianesimo e nella missione mondiali
L’Europa non è più il baricentro del cristianesimo mondiale ne il centro dell’iniziativa missionaria mondiale. È ormai consueto descrivere l’Europa come un continente ‘postcristiano’, un nuovo campo missionario, in forte contrasto con il suo glorioso passato. Tuttavia, nonostante il declino delle chiese e delle missioni, l’Europa conta ancora nel cristianesimo mondiale. Roma è l’epicentro della chiesa cattolica romana con oltre un miliardo di membri ufficiali, cioè la metà di tutti i cristiani dichiarati al mondo. L’Europa orientale è tuttora il centro del cristianesimo ortodosso. La contribuzione delle organizzazioni e delle agenzie di chiese europee per la missione mondiale in termini di personale e di sostegno finanziario è ancora notevole.
Evert Van de Poll
Professore di Studi religiosi e di Missiologia, Facoltà teologica evangelica, Lovanio, Belgio, e pastore con la Federazione battista francese.
Questo è un abbozzo del suo futuro libro ‘L’Europa ed il Vangelo’
Foto: pubblico dominio (www.flickr.com)
Questo articolo ha 0 commenti