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Brexit ed il confine irlandese

Questa è l’edizione 74 del Baldacchino di preghiera 74. Per maggior informazioni: https://www.canopyofprayer.eu

Cari amici pregando per l’Europa,

La Bibbia dice : “O Eterno, tu stabilirai la pace per noi, perché tu compi per noi ogni nostra opera” (Esaïe 26:12). In tanti modi, la pace in Irlanda del Nord è stata un dono che abbiamo considerato come acquisito. È troppo facile dimenticare quanto era difficile attingerla e quanto è stato doloroso fare i compromessi necessari. Per evitare una riapparizione catastrofica del conflitto ed un aggravamento della divisione qui, un compromesso sarà nuovamente necessario. Un tale compromesso significa un rifiuto di essere intimiditi dalla paura e una lucidità di visione per il bene comune. La pace non è lo stesso della soddisfazione; può significare un agitazione per il diritto, la verità e la giustizia. La pace non è un punto finale ma un processo. Risentiamo tutti la vulnerabilità e l’incertezza sulla Brexit in questo momento. Condividiamo tutti una responsabilità di focalizzarci su qualsiasi cosa che è vera, nobile e giusta, nella nostra ricerca umile per la pace.

Reverendo John McDowell, Vescovo di Clogher 

Brexit ed il confine irlandese

In un periodo in cui i confini s’induriscono intorno e dentro all’Europa, il processo del ritiro del Regno Unito dall’Unione europea è incerto sulla necessità di evitare un confine duro sull’isola d’Irlanda dopo la Brexit. Non è soltanto una questione irlandese ma una indirizzata direttamente alla natura del progetto europeo. Ci ricorda che i confini possono essere capiti, non in qualità di barriere, ma in qualità di punti di connessione tra i paesi e le comunità.

Siccome il confine irlandese sembra essere destinato a diventare un confine esterno dell’Unione europea, le realtà della Brexit avranno un impatto reale. 45 anni d’appartenenza comune all’Unione europea hanno significato che l’integrazione intorno al confine irlandese ha stimolato dei legami personali, culturali e sociali profondi e stretti, cosiccome dei legami legali ed economici. Difatti, l’importanza unica di questa integrazione per l’Irlanda del Nord significa che è semplicemente impossibile per il Regno Unito di avere una ‘Brexit pulita’.

Le piene conseguenze dell’integrazione nell’Unione europea non potevano essere pienamente realizzate prima dell’Accordo del Venerdì Santo a Belfast nel 1998. Questo portò al ritiro del dispositivo militare intorno al confine irlandese e al processo graduale di farne meno una questione di sicurezza, che a sua volta ha permesso la ripresa socioeconomica, lenta ma costante, della regione. Questo è stato vitale per incoraggiare la pace.

La pace fu convenuta tra i governi britannici ed irlandesi ed i partiti politici d’Irlanda del Nord dopo lunghe e difficili negoziazioni. Tuttavia, è stata integrata soltanto tramite le piccole decisioni quotidiane dai cittadini ordinari dai due lati del confine. Queste piccole decisioni che costruiscono dei ponti e la fiducia sono cruciali per una trasformazione profonda.

Tutto questo è stato costruito su una relazione britannico-irlandese ravvicinata, la quale dipendeva da una condivisione di sovranità, da un accettazione di identità multiple, di collaborazione e di coinvolgimenti comuni per il bene di tutti in Irlanda del Nord. La logica della Brexit minaccia tutte queste cose. Non è necessariamente incompatibile con la pace, ma l’esistenza dell’Accordo del 1998 richiede un approccio prudente ed unico nel processo della Brexit in Irlanda del Nord.

Descrivere la questione della Brexit per l’Irlanda del Nord come essendo una questione di ravvicinamento con l’Irlanda (l’Unione europea), come i nazionalisti lo vorrebbero, o con la Gran Bretagna, come gli unionisti lo desirerebbero, aggrava inevitabilmente le vecchie tensioni nella regione, le quali possono essere facilmente sfruttate da chi, sin dall’inizio, non ha mai pienamente accettato i compromessi dell’Accordo del 1998.

Il timore più grande per quelli che sono in Irlanda del Nord e per la regione confinaria irlandese è che il futuro significherebbe un ritorno alla sfiducia, alla polarizzazione e alla violenza del passato. Siccome questa è una sfida appropriata per l’Unione europea, delle misure pratiche transfrontalieri hanno un simbolismo importante. E tali decisioni devono essere trattate con grande prudenza, delicatezza e cura per il dettaglio, cosiccome con abbastanza coraggio per il compromesso.

Preghiamo per: 

  • La responsabilità del governo britannico e del consiglio europeo nella comprensione e nella conciliazione delle varie opinioni sulla Brexit e su tutte le sue possibili conseguenze.
  • Un più grande desiderio, in Gran Bretagna, di conoscere e di capire un paese vicino e d’apprezzare l’eredità della storia, e che questo possa pure servire di promemoria per altri paesi europei.
  • Forza e coraggio per chi cerca di svegliare le coscienze sulle conseguenze di decisioni legate alla Brexit, cosiccome per chi opera per gestire le loro conseguenze in un luogo di pace fragile.

Dr Katy Hayward 

Queen’s University Belfast 

Punti di preghiera addizionali:

  1. Preghiamo affinché la pausa degli attacchi contro il popolo curdo si trasformi in fine di ostilità dalla Turchia. Questo conflitto potrebbe incidere la relazione tra i paesi europei e la Turchia, che sono tutti membri della NATO.
  2. Preghiamo per il Parlamento di Westminster che prenderà delle decisioni cruciali sul futuro del Regno Unito e delle sue relazioni con l’Unione europea all’avvicinamento del 31 ottobre.

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