Un viaggio europeo #30 – Pradeltorno (Italia)
Questa è la nostra quinta ed ultima tappa sulle orme dei Valdesi. Ed oggi, rimarremo in Italia per visitare un borgo chiamato Pradeltorno. Qui scopriremo il luogo che è stato il cuore della chiesa valdese sin dal duecento. Scopriremo inoltre il sistema unico di governanza che hanno sviluppato in base alla Bibbia.
Non troverete forse questo luogo sulla mappa. Siamo nella regione del Piemonte, a circa 50 chilometri ad ovest dalla sua capitale, Torino. Il borgo si trova nel cuore delle Alpi piemontesi, sopra la Val Pellice. Partendo dal paesino di Bobbio Pellice, dobbiamo scalare una strada di montagna per dieci chilometri, con tornanti tipici, per raggiungere Pradeltorno.
Siamo qui in una regione che è stata sopranominata l’Israele delle Alpi, o semplicemente le Valli valdesi, una regione dove i Valdesi sono stati presenti da almeno otto secoli.
Pradeltorno ha pochissimi abitanti. Ma c’è una chiesa, e prevedibilmente, è un tempio valdese. Dopo il borgo, la strada continua ad impennare e diventa poi un sentiero che ci porta verso una vecchissima casa di pietra chiamata il Coulege dei Barba.
Questo nome strano viene dall’antica lingua romanza e significa il collegio dei Barba.La parola romanza ‘barba’ significa ‘zio’. Questi zii erano in realtà dei capi di famiglie estese, ed il loro ruolo era difatti simile a quello dei capi di famiglia nell’antica Israele. Non erano necessariamente sposati e vivevano una vita dedicata alla conversione dei perduti, tramite la preghiera, il digiuno e la predicazione.
Ma quali sono le circostanze che li hanno portati qui?
Come abbiamo potuto vederlo negli episodi precedenti, il duecento era un tempo di grandi persecuzioni per i Valdesi in Francia. Questo spinse tanti di loro ad attraversare le Alpi per cercare rifugio. I primi profughi hanno probabilmente transitato dal Colle di Monginevro, che è oggi il confine tra la Francia e l’Italia. Da lì, hanno continuato fino a Pragelato, dove un conte locale chiamato Gui de Vienne li diede un terreno.
Ma Pragelato diventò velocemente troppo piccolo per il numero enorme di profughi fuggendo la morte. E quindi, certi attraversarono le montagne ripide per sistemarsi nelle valli adiacenti a sud, come la Val Pellice dove ci troviamo oggi.
Queste montagne ripide e queste valli profonde formavano una vera protezione per i Valdesi. Ma lo scenario idilliaco di cime di verdi pascoli e di foreste di pini nelle valli erano una sfida per la loro sopravvivenza, che riuscirono tuttavia a superare imparando di rendere questa terra feconda. Hanno inoltre scoperto che il suolo era specialmente adatto per i castagni. E oggi, le castagne piemontesi sono una specialità regionale.
I Valdesi non vivevano una vita isolata qui. Questo Collegio dei Barba serviva da centro di formazione per i Valdesi, dove potevano imparare a leggere le Sacre Scritture e da dov’erano inviati verso il Sud Italia, la Germania, la Repubblica Ceca, l’Ungheria, la Polonia, la Bulgaria, la Turchia e persino Israele e l’Egitto.
Erano di solito inviati in binomi, ed andavano di casa in casa, distribuendo le Scritture a quelli che erano ricettivi al loro messaggio. Hanno pure costruito dei paesini, e ne possiamo ancora trovare, ad esempio, nelle regioni d’Italia meridionale della Calabria, della Campania e della Puglia.
Il ruolo dei Barba rivela il modo in cui i Valdesi erano organizzati in comunità. Siccome erano liberi da ogni dominio esterno, i Valdesi vivevano difatti qui come una nazione indipendente.
A cosa questa nazione assomigliava in pratica? I Valdesi non hanno scelto un dirigente autocrate, neppure hanno creato una democrazia moderna costruita sul diritto di voto di ogni individuo. Invece di questo, erano governati dai Barba, che erano i capi di famiglie. Siccome i Valdesi enfatizzavano l’obbedienza a Dio, i Barba dovevano quindi obbedire anche loro al comandamento biblico di amare le loro famiglie. E siccome i Valdesi enfatizzavano il lavoro degli uni per gli altri, erano ugualmente impegnati per il bene comune di tutte le famiglie.
Nel corso di queste ultime cinque tappe di un Viaggio europeo, abbiamo intravveduto l’impatto che i Valdesi hanno avuto in Europa prima della Riforma. Anche se i luoghi che abbiamo visitato non sono di certo gli unici che avrei potuto menzionare, abbiamo scoperto come vivevano la loro fede e com’erano impegnati ad obbedire a Dio a qualunque costo. Abbiamo anche visto come il loro impegno per diffondere le Scritture ha contribuito a scattare delle Riforme future. Il loro stile di vita ha fatto di loro dei precursori dell’educazione universale, dell’etica protestante del lavoro, della libertà di coscienza e del governo dal popolo, per citarne soltanto alcuni.
Le nostre nazioni moderne crollano sotto il peso dell’individualismo. In questo contesto, forse questo modello valdese può mostrarci la via da seguire. Quale impatto potrebbe avere la chiesa odierna se cercassimo di diffondere la Parola di Dio e di vivere delle vite biblicamente ispirate in comunità?
Alla settimana prossima altrove in Europa.
Cédric Placentino
Responsabile Centro Schuman per l’Europa italiana e francese
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