Famiglia e matrimonio
Nel mese di luglio, il Centro Schuman ripubblica Il progetto di libro da salotto di Jeff Fountain che cerca di promuovere la consapevolezza della centralità dell’influenza di questo libro nel nostro modo occidentale di vita e di pensiero.
Le famiglie ed i matrimoni esistono sin dall’inizio della storia umana, tanto tempo prima che la Bibbia evolvesse. Tuttavia, l’influenza di questo libro sul concetto del matrimonio e delle relazioni familiari risultanti supera di gran lunga ogni altra fonte durante gli ultimi 2000 anni.
I Dieci Comandamenti esortavano di onorare i propri genitori, ed impedivano l’adulterio e di non concupire la moglie del prossimo. Tuttavia, la società del Vecchio Testamento non era certamente libera da fallimenti morali, come chiunque abbia familiarità con le storie di Abraamo, Davide o Salomone può sapere. Inoltre, la poligamia era ampiamente accettata nella società ebraica. Ciò nonostante, le norme morali d’Israele modellate dalle leggi mosaiche la distinguevano drasticamente dalle nazioni circondanti che praticavano la prostituzione generalizzata nei tempi, implicando entrambi i sessi. Gli orientamenti sessuali, sia in Grecia sia a Roma, condonavano delle pratiche dalle alte sfere della società fino a quelle più basse, comportando varie combinazioni e permutazioni di generi, umani ed animali.
I maestri greci, ad esempio, potevano iniziare delle relazioni sessuali con i loro giovani studenti maschi. I romani detestavano il matrimonio, considerandolo una necessità dispiacevole. Opere d’arte sulla ceramica classica e scavi nei siti quali Pompeii rivelano un ossessione con immagini falliche e altre varietà di attività sessuali.
I Cristiani primitivi, saldamente radicati nella tradizione ebrea dell’hesed (amore fedele), e in obbedienza all’insegnamento di Gesù di amare Dio ed il prossimo come se stesso, diventarono un influenza controcorrente nel loro rigetto del divorzio, dell’incesto, della poligamia, dell’infedeltà, dell’omosessualità, dell’infanticidio e dell’aborto.
La Lettera a Diogneto del 2° secolo descriveva i Cristiani come ‘avendo un tavolo comune ma non un letto comune’. Lo storico classico Edward Gibbon, un non grande amico del Cristianesimo, concludeva che ‘la dignità del matrimonio fu restaurata dai Cristiani’.
L’etica cristiana dell’agape (amore incondizionato) e dell’uguaglianza morale, come esposta da Paolo, portò alla reciprocità nel matrimonio, capita in termini di relazione monogama permanente tra un uomo ed una donna. L’adulterio, derivato dal latino adulterare, che significa ‘corrompere’, comprometteva l’integrità della relazione e corrompeva la fiducia essenziale per lo sviluppo, sia del matrimonio, sia della famiglia. Tuttavia, nelle società patriarcali, l’adulterio era definito in termine di statuto maritale della donna, non dell’uomo. Abbiamo mai sentito della storia dell’uomocolto in adulterio?
Il Nuovo Testamento insegnava che il matrimonio prefigurava la relazione tra Gesù e la sua fidanzata, la Chiesa; che i mariti dovevano amare le loro mogli come Cristo amava la Chiesa (una norma altissima!); e che il matrimonio significava che un uomo ed una donna diventavano una sola carne, la creazione di una nuova identità. Il corpo umano pure doveva essere il tempio dello Spirito Santo, e quindi doveva essere mantenuto santo e non contaminato attraverso delle impurità sessuali o altre.
Quando il Cristianesimo fu adottato dall’Impero romano, le norme sociali iniziarono a cambiare. Tuttavia, quando l’impero crollò e la Chiesa romana diventò il suo erede istituzionale, delle idee extrabibliche iniziarono a pregiudicare il matrimonio, la famiglia ed il ruolo delle donne. Il culto della verginità e l’elevazione del celibato monastico come spiritualità superiore ebbero un impatto negativo sugli atteggiamenti nei confronti della famiglia e del matrimonio.
Ciò nonostante, l’influenza del Cristianesimo sulla famiglia affermò la struttura della famiglia nucleare ed estesa come prima scuola di carattere. Allo stesso tempo però, la famiglia libera l’individuo dalla sudditanza assoluta alla lealtà della famiglia e da una mentalità tribale.
La Riforma restaurò l’enfasi su ciò che la Bibbia – invece della Chiesa – diceva sul matrimonio, la sessualità e la famiglia. Il matrimonio ‘scandaloso’ di Martin Lutero con una ex suora, Katharina von Bora, modellò la direzione spirituale del matrimonio ai popoli germanici per la prima volta (vedi foto sopra).
L’insegnamento metodico di Giovanni Calvino sul matrimonio e la famiglia si diffuse da Ginevra verso altri paesi europei, poi più tardi in America, sottolineando il matrimonio in qualità di patto tra un uomo ed una donna fatto di fronte a Dio, la chiesa, lo stato, la famiglia, gli amici e la società – non un sacramento esclusivo della Chiesa.
Il frutto di queste idee negli Stati Uniti nuovamente creati colpì grandemente il magistrato francese Alexis de Tocqueville, cresciuto all’indomani della Rivoluzione francese e dell’Illuminismo. Gli insegnamenti protestanti in America, osservava, hanno scaturito una costituzione molto libera, una società molto democratica, una libertà notevole per le donne singole ed il matrimonio in qualità d’istituzione più rispettata, la fonte della ‘più grande e più vera concezione della felicità coniugale’. La moralità allevava la libertà, egli notava, e la libertà rinforzava la moralità.
Nel corso degli ultimi cinquant’anni, atteggiamenti precristiani nei confronti della sessualità, del matrimonio e della famiglia sono stati ampiamente promossi nella società occidentale. Tuttavia, secondo European Values Studies (Studi di valori europei), gli atteggiamenti nei confronti del matrimonio e della famiglia rispecchiano tuttora i valori cristiani tradizionali:
Per quanto riguarda i valori famigliari, gli Europei risultano sorprendentemente conservativi. ‘Sposato con bambini’ è lo stile di vita preferito per una stragrande maggioranza, nonostante gli anni sessanta liberatori, l’emancipazione e l’individualizzazione.
Quando paragoniamo questi atteggiamenti con quegli dei tempi greci e romani, vediamo semplicemente quanto l’influenza della Bibbia sulle idee della famiglie e del matrimonio sia stata profonda per due millenni.
Jeff Fountain
Direttore Centro Schuman
Per altri articoli di Jeff, visitate www.weeklyword.eu/it
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