Un viaggio europeo #15 – Pskov (Russia)
Due persone influenti
Questa settimana visitiamo la città di Pskov in Russia. Questa città è localizzata vicino ai confini con l’Estonia e la Lettonia, e siamo di fatti esattamente a 190 km ad est della città lettone di Valmiera dov’eravamo due settimane fa.
Una passeggiata attraverso la città di Pskov ci mostrerà velocemente che due persone molto influenti della storia russa sono legate a questa città.
Mentre attraversiamo il ponte principale sul fiume Velikaya per entrare nel centro storico, arriviamo in un parco di fronte ad un enorme palazzo di stile sovietico. Qui si trova una grande statua in onore ad una delle persone storiche di cui vorrei parlare. Si tratta di Vladimir Lenin. Nello stesso quartiere, possiamo pure trovare una strada, un parco ed un museo portando il suo nome.
Perché il padre dell’Unione sovietica è così tanto onorato a Pskov? Perché Lenin ha vissuto qui per un breve periodo dell’anno 1900, in quel che è oggi il Museo dell’appartamento di Lenin. Era in quel periodo che raccolse i fondi per lanciare il suo giornale Iskra (significando scintilla), nell’ambito di diffondere l’ideologia comunista in Russia. Diciassette anni più tardi, Lenin entrò in azione quando diresse la Rivoluzione bolscevica, avviando quindi un era d’ateismo in Unione sovietica.
Appena quattro cento metri più a sud, lungo la strada principale, troviamo un’altra statua in onore all’altra persona influente. La statua rappresenta una donna con un giovane ragazzo di fronte a lei. La donna si chiama Olga. E se continuiamo la nostra passeggiata, possiamo scoprire tante altre costruzioni portando il suo nome, compreso un ponte, una chiesa, una cappella o un ostello della gioventù.
Ma chi era Olga e qual è il suo legame con la città?
Purtroppo, come è il caso con tanti personaggi medievali, tutti i resoconti sulla sua vita non sono verificabili a livello storico. Comunque questa donna ha avuto un influenza enorme sulla storia della Russia.
Olga ha vissuto nel 10° secolo ed era probabilmente nata qui a Pskov. Era forse di origine vichinga e si sposò con un uomo chiamato Ingvar. Quest’uomo diventò più tardi conosciuto sotto il nome di Igor 1° di Kiev, il principe sovrano dei Rus’ di Kiev, che era una nazione potente centrata intorno alla città di Kiev in Ucraina. Più tardi, questa nazione incluse pure la principalità di Novgorod, che è oggi localizzata in Russia.
Circa un secolo prima di lei, Askold e Dir erano stati i primi principi di Kiev a diventare cristiani. Furono fortemente influenzati dalla chiesa imperiale di Costantinopoli. Tuttavia, la loro conversione non riuscì a stabilire la fede cristiana nel paese che manteneva ampiamente le sue credenze pagane.
Non sembra che i successori d’Askold e di Dir adottarono la loro fede. Quando il marito d’Olga, Igor, fu assassinato, il loro figlio Sviatoslav era ancora un bambino. Olga diventò quindi reggente della principalità nel frattempo. Tuttavia, uno dei suoi primi atti non era proprio biblico siccome diresse una spedizione punitiva contro la tribù degli assassini di suo marito.
Perché, quindi, Olga è diventata una persona influente della Chiesa russa? La risposta è che, dopo questo, Olga fu velocemente attratta dal Cristianesimo e fece un viaggio per Costantinopoli nella sua ricerca di Dio. Lì, fu battezzata dal Patriarca Polyeuctes, e l’Imperatore Costantino VII diventò il suo padrino.
Olga fu ribattezzata Elena, in memoria della madre di Costantino I, il primo imperatore (ufficialmente) cristiano dell’Impero romano. In effetti, il suo nuovo nome diventerà simbolico del ruolo che lei avrà nella sua principalità. A Costantinopoli, imparò le basi del Cristianesimo, com’erano capiti all’epoca, presso il Patriarca. Queste includevano l’insegnamento dei canoni della Chiesa, della preghiera, del digiuno e dell’elemosina.
Quando tornò a Kiev, riuscì a convincere il suo figlio Sviatoslav, ormai diventato adulto ma non credente, di non perseguitare i Cristiani. Nel corso della sua vita, i Cristiani vissero in pace ed il messaggio del Vangelo si diffuse nel paese.
Nel corso delle numerose assenze di Sviatoslav, a causa delle sue spedizioni militari, Olga continuò a regnare nella città di Kiev. Sviatoslav le diede inoltre la carica dei suoi bambini. Ed ovviamente, Olga educò i suoi nipoti nella fede cristiana. Finalmente Olga morì a Kiev nell’anno 969.
Il giovane ragazzo della statua in piedi di fronte ad Olga era uno dei nipoti che lei educò. Il suo nome era Vladimir e diventò più tardi il Grande Principe di Kiev. La sua conversione ed il suo battesimo nel 988 sono ancora considerati oggi come l’evento che pose le fondamenta della Chiesa, e quindi della nazione russa.
Molto notevolmente, si può vedere che, in questa città di Pskov, due persone con due visioni del mondo opposte si incontrano. Olga, che aprì la porta affinché il Vangelo si diffonda nel paese, e Lenin, che chiuse questa medesima porta quasi un millennio dopo.
E ci vorrebbe soltanto una persona per aprire di nuovo questa porta.
Alla settimana prossima altrove in Europa.
Cédric Placentino
Responsabile Centro Schuman per l’Europa italiana e francese
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