vai al contenuto principale

Un viaggio europeo #9 – Runnymede (Inghilterra)

Inghilterra
1. Un viaggio europeo #9 – Runnymede (Inghilterra)
2. Un Viaggio europeo #61 – Lutterworth (Inghilterra)
3. Un Viaggio europeo #62 – Kimbolton (Inghilterra)
4. Un Viaggio europeo #63 – Canterbury (Inghilterra)
5. Un Viaggio europeo #64 – Londra (Inghilterra)
6. Un Viaggio europeo #65 – Kensington (Inghilterra)
7. Un Viaggio europeo #89 – Enyd Elidius, Isole Scilly (Inghilterra)

Culla della democrazia moderna?

Dopo la Bulgaria la settimana scorsa, viaggiamo oggi in Inghilterra, più precisamente ad ovest di Londra. Mentre percorriamo la Windsor road che esce dall’autostrada M25 circondando la città, vediamo il fiume Tamigi a destra ed un prato a sinistra.

Voltiamo ora a destra e camminiamo lungo un sentiero stretto attraverso il prato che ci porta fino ad un monumento. Forse vi chiederete perché c’è un monumento proprio qui. Il prato si chiama in realtà Runnymede e c’è una targa che dice: “Runnymede, culla della democrazia moderna.” Siamo infatti nel luogo dove la Magna Carta fu firmata.

La Magna Carta è forse uno dei documenti politici più famosi. Firmata nel giugno 1215 dal re Giovanni Senzaterra, era uno dei primi documenti dichiarando che ogni persona, compreso il re, era subordinato alla legge.

Ma come questa Magna Carta ha visto il giorno? E si può davvero rivendicare che ha dato i natali alla democrazia moderna? Per trovare una risposta a queste due domande, dobbiamo dare un occhiata nella storia.

Le invasioni normanne dirette da Guglielmo il Conquistatore (re d’Inghilterra dal 1066 al 1087) iniziarono un processo di centralizzazione di potere in Inghilterra. Questo processo culminò sotto il regno di Enrico II (1154-1189) che guadagnò il controllo di ogni sfera d’autorità.

Sotto il regno di Riccardo Cuor di Leone (1189-1199), le autorità locali iniziarono a riprendere un po’ più potere grazie alle lunghe assenze del re a causa delle Crociate.

Il re successivo, Giovanni Senzaterra (1199-1216) cerco di ricentralizzare il potere. Ciò gli causò di crearsi dei nemici in pressoché tutte le sfere d’autorità in Gran Bretagna, dalle autorità locali (i baroni) fino alla chiesa. Purtroppo per lui, era inoltre confrontato a difficoltà sul piano internazionale, quali la guerra contro la Francia (1199-1206) ed il conflitto con il papa (1206-1213), che era all’epoca un sostegno essenziale per la sua autorità in qualità di re.

In risposta alla riduzione delle loro libertà, la chiesa ed i baroni si radunarono per formare una confederazione. Diretta dall’Arcivescovo di Canterbury Stephen Langton, cosiccome da vari baroni potenti dal nord, quali Robert Fitzwalter o Eustace de Vesci, lavorarono alla redazione di ciò che diventerà poi la Magna Carta.

Quando il re tornò a Londra dopo una sconfitta pesante in Normandia in una battaglia contro i Francesi, i confederati decisero di confrontarlo. Forzarono il re di negoziare con loro e queste negoziazioni si fecero qui a Runnymede. Dopo qualche giorno, il re accettò di firmare la Magna Carta il 15 giugno 1215.

Come l’ho detto prima, la Magna Carta dichiarava che tutti, re compreso, erano subordinati alla legge. Dava inoltre il diritto alla giustizia e ad un giusto processo per tutti gli uomini liberi, e garantiva la giustizia per tutti. Questo era rivoluzionario all’epoca.

Si può capire che Runnymede sia considerata come luogo di nascita della democrazia moderna. Ma questa rivendicazione è corretta? Se non lo è, allora dove sono nate queste idee? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo fare un passo indietro per guardare la storia più anziana.

In realtà, le idee della Magna Carta trovano le loro radici nella Bibbia ebraica che afferma che tutti gli umani sono creati all’immagine di Dio. Questo concetto di dignità umana viene poi rispecchiata nella Legge che Dio diede a Mosè sul Monte Sinai. Attraverso la Legge, Dio diede un quadro morale forte per l’organizzazione politica ed economica della nuova nazione d’Israele appena liberata dalla schiavitù in Egitto. Com’era il caso con la Magna Carta, la Legge biblica doveva essere ubbidita da tutti, persino dal re.

È evidente che questi ideali hanno penetrato molto presto nella storia europea attraverso il Vangelo. Ad esempio, nel 9° secolo, il codice del re Alfredo il Grande del Wessex (Inghilterra) conteneva già i Dieci Commandamenti, 66 versetti della Legge mosaica e la Regola d’oro di Gesù (tutto quanto volete che gli uomini facciamo a voi, anche voi fatelo a loro).

All’epoca della Magna Carta, l’Europa, e quindi la Gran Bretagna, erano state esposte al Cristianesimo per oltre un millennio. Anche se Runnymede è stata una tappa importante verso la democrazia moderna, la sua vera culla era in realtà il monte Sinai.

Il secolarismo moderno, con il suo rinnego della fede cristiana, taglia l’Europa dalle sue radici che diedero nascita alla democrazia. Questo dovrebbe stimolare ed ispirare i cristiani odierni a stare sulla breccia, dare uno sguardo nuovo alla Bibbia e scrivere una nuova Magna Carta.

Alla settimana prossima altrove in Europa.

Cédric Placentino

Responsabile Centro Schuman per l’Europa italiana e francese

Segui un viaggio europeo qui.

Mappa: https://d-maps.com/index.php?lang=it

Questo articolo ha 0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com