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Meglio, peggio o lo stesso?

“Il mondo va meglio, peggio o rimane lo stesso?”

Se pensate che peggiora, non siete soli. La maggioranza del pubblico di 30 paesi a chi la domanda è stata posta pensava effettivamente che le cose peggioravano nel nostro mondo. Tanti credenti sono predisposti ad avere una prospettiva negativa siccome le guerre, le carestie, le persecuzioni ed i terremoti è sempre stata roba per gli scenari della fine del tempo.

Ma è vero? Oppure la maggior parte di noi ha una visione del mondo distorta? Fino alla sua morte due anni fa, il professore di sanità svedese Hans Rosling combatteva le idee false profondamente radicate ed adottate dagli accademici di spicco, gli economisti, i rappresentanti delle Nazioni Unite, i politici, la gerarchia militare ed i giornalisti sullo stato del mondo, nelle sale riunioni o delle conferenze, e nei forum come Davo o nelle conferenze TED.

Medico con immensa esperienza pratica in numerosi paesi, Rosling sfidava i suoi auditori di ricercare i fatti e di sviluppare uno stile di vita di ciò che egli chiamava Factfulness’ (basato sui fatti), il titolo di un libro che finì negli ultimi mesi della sua vita.

Questa domenica, nel primo Boekhoek (angolo libro) di quest’anno nel salone Upper Room (cenacolo) d’Amsterdam, abbiamo esaminato certi fatti che Rosling avrebbe presentato al suo pubblico come le cose negative in diminuzione, tali:

* La povertà estrema mondiale è passata dal 85% nel 1800 al 9% nel 2017, il più grande calo, del 50%, si sta verificando dal 1966.

* la speranza media di vita è passata da 31 anni nel 1800 a 72 anni nel 2017.

* oggi non c’è nessun paese con una speranza di vita al di sotto di 50 anni.

* nel 1800, 44% dei bambini morivano prima dell’età di 5 anni, contro solo 4% nel 2016.

* i morti sui campi di battaglia erano di 201 per 100.000 persone nel 1942, contro soltanto 1 oggi.

* la media dei morti dai disastri aerei erano, su un periodo di 5 anni, di 2100 per 10 miliardi di miglia persone tra il 1929 ed il 1933, contro 1 tra il 2012 ed il 2016.

* la media annuale di morti a causa di disastri, su un periodo di 10 anni, era di 453 milioni di persone negli anni 1930, ma ridotto a 10 sul periodo 2010-2016.

* il lavoro a tempo-pieno dei bambini tra 5 e 14 anni in cattive condizioni è passato dal 28% nel 1950 al 10% nel 2012.

* le armi nucleari avevano raggiunto un picco di 64.000 testate nucleari nel 1986, ma sono state ridotte a 15.000 nel 2017.

* 148 paesi avevano dei casi di vaioli nel 1850, eppure il vaiolo è sradicato dal 1979.

* la carestia mondiale è abbassata, dal 28% di persone malnutrite nel 1970 al 11% nel 2015.

I fatti riguardando le cose positive in aumento che Rosling avrebbe detto al suo pubblico comprendevano:

* le raccolte di cereali (tonnellate per ettaro) sono aumentate da 1,4 nel 1961 a 4 nel 2014.

* l’alfabetizzazione adulta è aumentata dal 10% nel 1800 al 86% nel 2016.

* la parte dell’umanità vivendo in democrazia è aumentata, dal 1% nel 1816 al 56% nel 2015.

* i paesi con gli stessi diritti di voto per le donne e per gli uomini erano di 1 nel 1893, ma oggi sono 193.

* la sopravvivenza dai cancri infantili è aumentata dal 58% nel 1975 contro l’80% nel 2010.

* la parte delle bambine iscritte nelle scuole elementari era del 65% nel 1970 contro il 90% nel 2015.

* i bambini di un anno vaccinati almeno una volta sono aumentati, dal 22% nel 1980 al 88% nel 2016.

* quelli che hanno accesso all’acqua da una sorgente protetta erano del 85% nel 2015, contro il 58% nel 1980.

Il nostro problema, individuava Rosling, era la nostra tendenza di notare il negativo piuttosto del positivo, il nostro ‘istinto di negatività’. Abbiamo tendenza di romantizzare il passato come essendo ‘i bei tempi’. La mancanza di memoria nella nostra cultura del ‘oggi’ ci ha privati di punti di riferimenti corretti. I nostri media d’informazione ci hanno bombardato con le notizie negative del mondo intero, egli scriveva: “le guerre, le carestie, i disastri naturali, gli errori politici, la corruzione, le restrizioni budgetarie, le malattie, i licenziamenti di massa, gli atti terroristici”. La nostra sorveglianza della sofferenza si è estremamente migliorata, eppure le storie di miglioramento graduali impattando milioni di vite non fanno i titoli. Gli attivisti ed i lobbisti ne hanno fatto il loro commercio creando l’allarme, e quindi raccogliendo i fondi, per le loro cause.

I politici, i giornalisti ed i terroristi sfruttano ugualmente “l’istinto della paura”. Anche se il terrorismo è aumentato mondialmente, è diminuito nelle nazioni più ricche (meno di 1500 persone sono state uccise tra il 2007 ed il 2016, un terzo del numero di morti nei decenni precedenti); la maggior parte dell’aumento è stata in Iraq (più o meno la metà), l’Afghanistan, la Nigeria, il Pakistan e la Syria. “L’istinto di biasimo” è un altro fattore dandoci una visione del mondo perversa, diceva Rosling, l’istinto di trovare una ragione semplice al perché qualcosa di male era accaduto, quando infatti le cause sono abitualmente più complicate.

Rosling era un uomo con una profonda compassione umanitaria ed umanista. Per quanto ne so, non scriveva da cristiano. Eppure, nonostante la critica della sua ‘unilateralità’, Factfulness contesta profondamente le nostre percezioni del mondo. La sua passione per quelli che sono ancora imprigionati nella povertà e la malattia è evidente in tanti dei suoi video Youtube. Smaschera tanti argomenti populisti che creano la paura dello straniero e fanno di loro dei capri espiatori, e che troppo cristiani trovano attraenti.

Come lo abbiamo scritto in precedenza, il progresso ch’egli descrive è indebitato ai valori sparsi a livello mondiale dai movimenti missionari. Sicuramente, c’è qualche sovrapposizione tra il progresso del benessere umano e lo sviluppo ch’egli schematizza ed il concetto biblico di ‘shalom’, nel quadro della grazia comune di Dio, creando delle condizioni affinché il vangelo sia sparso.

E questo vale la pena di pronunciare una preghiera di ringraziamento.

Jeff Fountain

Direttore Centro Schuman

Per altri articoli di Jeff Fountain, visitate www.weeklyword.eu/it

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