La domanda ‘lavorazione a maglia’
Questo pensiero della settimana di Jeff Fountain, pubblicato il 25 agosto 2008, tratta della questione di quale tipo di relazione la chiesa dovrebbe avere con i governi e delle radici delle ideologie politiche moderne.
È di nuovo il momento dell’anno in cui i dirigenti della Youth With A Mission (YWAM) del mondo intero si radunano per dei congressi annuali di strategia. Siccome siamo una missione decentralizzata, senza sede centrale mondiale, questi eventi accadono in vari luoghi del pianeta: l’anno scorso in Corea del Sud; l’anno precedente in Inghilterra; e l’anno prima in Brasile, ecc. Quest’anno c’incontreremo ad Hawaii, ovviamente un luogo che sembra molto esotico e ‘poco missionario’.
E quindi scriviamo nelle nostre lettere di preghiera qualcosa del genere: “Pregate per noi, affinché soffriamo per Gesù, ad Hawaii.” Insomma!
Per giustificare un tale luogo, scherzo di solito dicendo che l’inferno è una serie infinita di assemblee nel paradiso.
Se siete familiarizzati con YWAM, sapete che il primo campus dell’università della YWAM, l’Università delle Nazioni, si trova a Kona sulla grande isola d’Hawaii. L’università ha aperto le sue infrastrutture per questi congressi.
Sembra piuttosto poco missionario di sentire che una delle serie attuali di congressi indirizza il modo in cui la YWAM dovrebbe essere in relazione con il governo, e ciò che dovremmo insegnare nei nostri corsi sulla politica e sul governo.
La vostra reazione sarà forse: “I missionari non dovrebbero rimanere fedeli soltanto alla ‘lavorazione a maglia’?” La ‘lavorazione a maglia’ in questo caso è l’evangelismo e l’impianto di chiese.
Secondo l’esempio del padre delle missioni protestanti, William Carey, le missioni comportano molto di più di soltanto l’evangelismo e l’impianto di chiese. Carey s’impegnò in una serie mozzafiato d’attività nei domini sociali, scientifici, letterari, linguistici, dell’educazione, dell’ingegneria, dell’agricoltura e del giornalismo. In questo modo, egli esercitò un influsso profondo sul governo coloniale britannico dell’India del Ottocento.
La sua risposta alla domanda ‘lavorazione a maglia’ sarebbe che il vangelo di Gesù Cristo è la buona notizia sui piani di Dio per la trasformazione di tutto il creato e di tutti i domini di attività umane. Ciò implica la trasformazione dei cuori e dei pensieri; delle famiglie e delle comunità; delle nazioni e dei governi. La redenzione di Gesù Cristo incide su tutti i domini della vita colpiti dal peccato umano. Ciò non lascia tanto da parte.
Presupposti
La parola ‘Trasformazione’ è diventata una parola di moda in certi circoli cristiani negli ultimi anni. Ma quali sono i presupposti dietro a questa parola? Quanta ‘trasformazione’ possiamo sperare prima del ritorno di Gesù? E possiamo davvero sperare nella trasformazione nei domini di governo e della politica?
Nel corso dei secoli, i cristiani hanno sviluppato delle risposte diverse a queste domande. Certi, come gli Anabattisti, parlano di ‘Cristo contro la cultura’, dove il credente è in conflitto costante con il mondo. Altri, come tanti liberali, parlano di ‘Cristo nella cultura’, dove il regno di Dio è già visibile nel meglio della cultura umana. Altri ancora, compresi i Calvinisti, parlano di ‘Cristo trasformando la cultura’, e cercano la conversione dallo status quo.
Nella nostra vocazione di ‘discepolare le nazioni’, queste sono delle domande che gli addetti della YWAM iniziano ad affrontare in vari luoghi del mondo, compreso in Europa. Le implicazioni dell’incarico missionario per tutte le sfere d’attività umana ci portano verso un certo modo d’assunzione con la politica. Una delle agenzie della YWAM in Inghilterra ha uno statuto d’osservatore nei congressi dell’ONU legati alle questioni di giustizia e di riconciliazione. In Nuova Zelanda, degli ex addetti YWAM hanno formato un nuovo partito politico che parteciperà alle prossime elezioni.
Nel Kosovo, un addetto YWAM organizza delle conferenze all’università nelle sale per seminari gremite di studenti desiderosi d’impararne di più sui modelli americani di governo. La domanda è così grande che un portiere deve mantenere l’eccedenza di studenti fuori!
Ecco perché abbiamo bisogno di questo genere di consultazioni. Cosa dovrebbe essere il punto di vista della YWAM? Cosa vogliamo insegnare nei nostri corsi sul governo e sugli studi internazionali?
Ah, ma la conclusione non è forse scontata? Sarete li in congresso ad Hawaii. La YWAM ha radici americane. I cristiani in America tendono ad identificarsi con la politica di destra, essendo pienamente dietro a George W. Bush, vero?
C’è parte di verità, ma in questo momento, tanti cristiani americani sono costretti a riflettere seriamente sulla loro politica. L’attuale candidato presidenziale che parla apertamente della sua fede e della sua relazione con Gesù Cristo è un democratico.
Ma la questione non è solo per la politica americana. E una questione mondiale. E più ignoriamo le dimensioni spirituali di quest’aspetto vitale dell’esistenza umana chiamata politica, più saremo ‘compressi nello stampo del mondo’ (Romani 12:2).
Dei
Perché dietro a questo ventaglio d’ideologie politiche offerte oggi si nascondono varie forme d’idolatrie. Ma Goudzwaard diceva questo: a) tutto il mondo serve un dio in un certo modo (Bob Dylan lo cantava pure: you gotta serve somebody – devi servire qualcuno!); b) tutto il mondo è trasformato all’immagine del suo dio; c) la gente struttura la società secondo la sua immagine.
Le ideologie vedono il loro dio creato umanamente come la fonte di salvezza della società, come lo sono le false rivelazioni del creato, della caduta e della redenzione, dice Goudzwaard.
È vero che il liberalismo ed il suo dio di libertà individuali massimi, il nazionalismo(liberazione del dominio “dell’altro”), il conservatorismo(ritorno all’epoca d’oro), il socialismo(proprietà comune di tutte le ricchezze), eppure la democrazia (la quale senza fondamenti spirituali adeguati s’inginocchia di fronte al dio della sovranità popolare).
Come possiamo oltrepassare queste ideologie? Mentre preparavo queste riunioni ‘in paradiso’, ho letto il libro Political Visions and Illusions (Visioni ed illusioni politiche) da David Koyzis. Offre un indagine penetrante di queste varie ideologie, esponendo i loro presupposti idolatrici. Suggerisce quindi dei modelli alternativi basati sul governo rendendo giustizia nel mondo di Dio.
La settimana prossima, svilupperò un po’ di più le spiegazioni di Koyzis.
Pregate quindi per noi affinché possiamo trattare queste questioni… ad Hawaii!
Jeff Fountain
Direttore Centro Schuman
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